giovedì 19 marzo 2020

Sigmund Freud



- Egli nasce nel 1856 a Freiberg da una famiglia di origine ebraica e muore nel 1939 a Londra
- Decide di iscriversi all'università di medicina e si specializza in neurologia.
- Nel 1885 apre uno studio e inizia a utilizzare l'ipnosi con i suoi pazienti.
- I suoi studi iniziano con l’isteria per poi arrivare alla scoperta della psicoanalisi, così nel 1900 pubblica "L'interpretazione dei sogni”.


Pensieri di Freud: 

🔺 Esistono due tipi di pulsioni, sessuale e aggressiva che vengono collocate nell'inconscio, ovvero in ciò che non è mediamente pensato in nessuno di noi. 
Freud ipotizza che in ognuno di noi si sia un fondo che lui chiama inconscio ( parte irrazionale dell'uomo ) → dove sono espresse le due potenze che servono all'economia della natura e alla conservazione della specie: la sessualità e l'aggressività. (non sono istinti, ovvero risposte rigide agli stimoli)


🔺 Secondo Freud l'apparato psichico è composto da tre stanze: es, io, super-io.


- L’Es: è tutto ciò che ereditato, è presente fin dalla nascita, quindi le pulsioni primitive. è l'essere sconosciuto che vive in ognuno di noi ➠ inconscio pulsionale = esigenze della specie
- Il Super-io: è quel’area della psiche detta “coscienza” o senso del dovere, nasce dall'interiorizzazione dei divieti con funzione di giudice e censure nei confronti dell' io ➠ inconscio sociale = esigenze della società 
- L’Io o L’Ego: è la parte consapevole della psiche, l'unica a contatto con il mondo esterno, in essa trovano posto le sensazioni, la fantasia, le emozioni e l'intelletto. L’io è perennemente al lavoro per mantenere un equilibrio fra la salute mentale e la personalità dell'individuo





Il caso di Anna O:

⥅ Il caso clinico a cui risale la nascita della psicoanalisi è il caso di Anna O, affetta da gravi disturbi isterici, quali paralisi motoria, turbe della vista, tosse nervosa, anoressia. 
 ⥅ Anna O era in cura da Breuer che ogni sera si recava dalla ragazza per ipnotizzarla facendola parlare. Sotto ipnosi lei parlava di episodi di un periodo molto doloroso della sua vita: in cui aveva dovuto assistere il padre gravemente malato.
⥅ Breuer notò che Anna riusciva a rivivere intensamente le emozioni legate all'episodio e al termine dell' ipnosi il disturbo scompariva. Questa terapia definita catartica funzionò anche con gli altri sintomi, Freud afferma in seguito che l'isterico soffre di ricordi, ovvero dagli aspetti dolorosi di un evento passato, ancora vivo nelle profondità inconsce della mente



Nevrosi = è un conflitto tra il mondo pulsionale e il mondo dei divieti . Quando i due mondi vengono a contatto eliminando l'Io si parla di psicosi, ovvero di follia. Freud cura solo le nevrosi, ciò significa che si prende cura solo del mondo dove l’Io c’è.
Isteria = nel corso del 800 l’isteria tra le donne delle classi benestanti  raggiunge dimensione epidemiche. Come dimostrerà Freud si tratta di una malattia che ha inscindibili legami con la sessualità e in particolare con i taboo e i divieti che la società dell’epoca impone alla vita sessuale delle donne.  Nel modello della famiglia borghese dell’ottocento  il marito ha una posizione dominante ed è il solo che ha libertà di azione e di movimento. La donna invece è e deve essere esclusivamente moglie e madre.
↳  Un tale stereotipò viene ribadito anche a livello scientifico: ogni mese il ciclo mestruale ricorda alla donna la sua vera funzione, la naturale vocazione alla riproduzione è il suo prezioso patrimonio. Un clima così fortemente repressivo di istanze sessuali e aspirazioni personali fa da cultura allo sviluppo di numerosissimi casi di isteria.
Gli svenimenti, le crisi, il pallore, gli spasmi entrano addirittura a fare parte dello stereotipo femminile dell’epoca. Con lo sviluppo della neurologia l’ipotesi della collocazione ginecologica viene abbandonata e la malattia viene associata all'ipersensibilità del sistema nervoso della donna che reagirebbe ammalandosi alle costrizioni sociali  e agli stili di vita imposti dalla cultura. È lo stesso Freud a comprendere per primo che la neurologia non basta a spiegare il fenomeno e che bisogna intraprendere una strada del tutto diversa.



La nascita della PSICHE umana:

Nell'antica Grecia Psiche era una divinità, la sposa di Amore. Con questo termine si indicava un soffio, un respiro  che veniva usato per rappresentare il principio vitale dell’essere umano, ciò che permette all'uomo di provare emozioni, sentimenti e quindi le passioni . Psiche era l’anima, la mente, l’elemento che consentiva all'essere umano di differenziarsi dall'inanimato e che faceva si che questi potesse avere coscienza di sé.


Platone nel Fedro rappresenta l’anima con il mito della biga trainata da due cavalli e guidata dall'auriga. Dei due cavalli, uno è bianco raffigurante la parte dell’anima con pensieri più alti e nobili, quella intellettiva. L’altro è nero, rappresentante la parte dell’anima con pensieri più bassi quali la passione e i sentimenti, la concupiscenza. I due cavalli sono tenuti per le griglie dell’auriga che rappresenta la parte razionale, la ragione che li governa armonizzando i loro movimenti. L’immagine posta da Platone nasce  dall'osservazione dei comportamenti quotidiani dell’uomo e mette in evidenza gli ambiti all'interno dei quali si muoverà la psicologia sin dalle origini
l’agire umano, le motivazioni che spingono l’uomo a modificare i suoi comportamenti, gli scenari all'interno dei quali è destinato a muoversi l’animo umano.












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