sabato 7 marzo 2020

Kierkegaard (1813-1855)


Autore che ha fatto un'indagine sulla condizione umana; per lui l'esistenza è possibilità, e come tale  comporta una scelta tra alternative inconciliabili

-  Egli quindi affronta il tema della scelta ↬ è una decisione tra alternative opposte e inconciliabili che comporta un'assunzione di responsabilità




-Il filosofo inoltre individua tre possibilità esistenziali dell'uomo: 

🔼 la vita estetica: 
    - è propria dell'uomo che vive nell'istante e nella ricerca continua del piacere, fuggendo da tutto ciò che gli appare noioso, ripetitivo e monotono ( illustrata tramite Don Giovanni e Johannes)
    - secondo il filosofo la vita estetica è insufficiente, poiché chi si dedica solo al piacere disperde la propria personalità nelle mille esperienze che gli si presentano
 - donna = oggetto di raffinato piacere
    - la vita estetica porta alla noia e alla disperazione


🔽 la vita etica:
   - è caratterizzata dalla scelta e dalla responsabilità 
   - donna = emblema della concretezza, dell'amabilità e della felicità stabile e durevole
   - il soggetto sottomette la propria individualità alle regole della famiglia e della società
   - la vita etica porta alla percezione della propria inadeguatezza morale e al pentimento




🔼 la vita religiosa
   - implica il "salto" della fede che è l'assolutamente altro rispetto alla ragione umana e alla moralità 
   - la fede è paradosso perché è contraria all'opinione degli uomini e del mondo
   - la vita religiosa porta a un rapporto esclusivo tra l'individuo e Dio


  • Kierkegaard afferma che l'uomo è ex-sistenza, ossia un esistere che può uscire da sé, trascendere la propria condizione e proiettarsi nel futuro.
-L'uomo è progettualità e possibilità, è quello che decide di diventare:
ma la possibilità si presente come qualcosa d'indefinito, è un rischio che genere angoscia proprio perché non è sorretta da nessuna indicazione. L'angoscia è il puro sentimento della possibilità
  • L'essere dell'uomo oltre che dal sentimento dell'angoscia, è caratterizzato da quello della disperazione, che si riferisce alla soggettività, ovvero al suo rapportarsi a se stessa. Essa viene definita "malattia mortale" dell'io, tormentato da un'insanabile lacerazione tra finito e infinito
     






1 commento:

  1. Bene Freud, un po' sintetico Kierkegaard... qualcosina in più anche su Bergson ci starebbe. In generale abb bene

    RispondiElimina

Jean-Paul Sartre La vita: Sartre è l'esponente più importante dell'esistenzialismo francese e uno dei maggiori scrittor...