giovedì 23 gennaio 2020

Schopenhauer





Il suo pensiero recupera alcuni elementi dell'illuminismo, della filosofia di Platone e del romanticismo, fondendoli con la religione esercitata dalle dottrine orientali, specialmente quella buddhista e induista. Schopenhauer crea una sua originale concezione filosofica caratterizzata da un forte pessimismo, la quale ebbe una straordinaria influenza, seppur a volte completamente rielaborata, sui filosofi successivi, come ad esempio Friedrich Nietzsche.


Egli sosteneva che esistono tre diversi tipi di "liberazione" del dolore:

l'esperienza estetica poiché essendo disinteressata e mirando all'ideale essa rappresenta un quietivo del desiderio 
la morale che grazie alla compassione consente di superare le divisioni tra un soggetto e l'altro
l'ascesi che costituisce l'estremo atto di negazione della volontà di vivere (noluntas)





Egli inoltre sostiene che esiste una duplice prospettiva del mondo:

⟶ quella della scienza nella quale "il mondo è una mia rappresentazione", ovvero una dimensione fenomenica che non può sussistere indipendentemente dal soggetto, il quale organizza e ordina i fenomeni con la forma a priori e con la categoria di causa

⟶ quella della filosofia nella quale "il mondo è volontà", infatti attraverso il corpo l'uomo riconosce in sè l'impulso cieco e irrazionale del desiderio per cui la vita è dolore, continuo oscillare tra desiderio e noia 


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