Servo- padrone
➣La figura più importante, una tra le più note è quella del servo-padrone.
➢Questo concetto, è considerato la chiave del sistema filosofico hegeliano e influenzò filosofi successivi come Karl Marx.
- Il servo è colui che ha preferito perdere l'indipendenza e la libertà per paura della morte, sottomettendosi all'altro.
- il padrone è colui che per ottenere l'indipendenza, ha accettato di mettere a rischio la propria vita nella lotta tra le autocoscienze, vincendo il conflitto.
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Questo è quindi il momento della tesi: la coscienza del padrone è indicata come soggetto libero e afferma la sua superiorità sul servo.
Conflitto → fondamentale per il passaggio dalla coscienziosità all'autocoscienziosità "Io prendo autocoscienza di me scontrandomi con l'autocoscienza dell'altro"
Django
Trama:
Django, uno schiavo nero di proprietà dei fratelli Speck, viene rintracciato dal dottor King Schultz, un cacciatore di taglie originario della Germania e che fino a cinque anni prima lavorava come dentista. Schultz cerca di acquistare Django, ma i due mercanti di schiavi non si dimostrano propensi alla cessione e lo invitano ad andarsene: ne segue uno scontro a fuoco, al termine del quale uno dei due fratelli viene ucciso, mentre l'altro viene costretto a cedere lo schiavo, firmando l'atto di vendita. Il dottore ha bisogno del suo aiuto per riconoscere i fratelli Brittle, dei fuorilegge che sta cercando, garantendo in cambio allo schiavo la libertà e una percentuale sulla taglia.
Durante il viaggio, i due fanno amicizia e Schultz scopre che Django, una volta libero, vuole ritrovare la moglie Broomhilda, da cui è stato separato. Il dottore, avendo notato nel compare anche un talento naturale con le armi da fuoco e affascinato dalla sua storia, gli propone di fare coppia per l'inverno e di aiutarlo poi in primavera a trovare la moglie.
Con lo sciogliersi delle nevi Schultz scopre che Broomhilda è stata venduta al famigerato e crudele Calvin Candie, uno dei più ricchi latifondisti del Mississippi. Per avere la certezza che l'uomo venda loro la donna, elaborano un piano: si fingono due negrieri in cerca di lottatori mandingo. Schultz approfitta della visita nella sontuosa residenza di Candie, per parlare con Broomhilda e metterla al corrente dei suoi piani. Durante la cena accettano di comprare un lottatore per un'esorbitante cifra; promettendo di tornare con i documenti in cinque giorni, e Schultz utilizza l'occasione per proporsi di comprare subito anche Broomhilda per poche centinaia di dollari.
Nel frattempo Stephen, il capo della servitù, si è accorto che Django e Broomhilda si conoscono e avverte con discrezione il padrone, intuendo che l'acquisto del lottatore sia solo una farsa per acquistare la donna. Candie, arrabbiato per essere stato ingannato, costringe Schultz a comprare Broomhilda per 12 000 dollari, minacciando di ucciderla qualora l'affare non venisse portato a termine. Il dottore firma l'atto d'acquisto, libera Broomhilda e, uscito dal personaggio di negriero, esprime il suo disprezzo verso Candie. Quest'ultimo, per umiliarlo ulteriormente, esige che Schultz gli stringa la mano per suggellare la vendita. Il dottore si rifiuta di stringere la mano ad una persona così spregevole, ma Candie insiste e Schultz, approfittando della situazione, lo uccide sparandogli nel petto; si scatena così un conflitto a fuoco durante il quale il dottore stesso muore e Django, dopo aver tentato di aprirsi la strada uccidendo a colpi di pistola diversi uomini di Candie, si vede costretto ad arrendersi, poiché Broomhilda è stata presa in ostaggio.
Per Django si prospetta la morte, quando Lara Lee, sorella di Calvin, approva il suggerimento di Stephen di mandare l'uomo ai lavori forzati nelle miniere di carbone dove avrebbe trovato la morte a causa delle disumane condizioni di lavoro. Durante il viaggio Django si libera grazie ad uno stratagemma ideato ai danni degli schiavisti che lo stavano portando alla miniera e, tornato a Candyland, uccide buona parte degli uomini di Candie salvando poi Broomhilda dai suoi carcerieri. Per completare la sua vendetta, aspetta che la sorella di Candie e i suoi uomini tornino dal funerale e li uccide, facendo esplodere Stephen insieme all'intera villa con la dinamite. Stephen non solo non implora perdono né pietà a Django (come sarebbe normale nella sua condizione), ma commette l'imprudenza e l'impudenza di insultarlo con invettive, anche in punto di morte. Infine, Django si allontana a cavallo con la moglie, finalmente entrambi liberi.