lunedì 14 ottobre 2019


Friedrich Schelling


Schelling è stato un filosofo tedesco, uno dei tre grandi esponenti dell'idealismo tedesco, insieme a Fichte e Hegel. Egli entrò in giovane età nel seminario di Tubinga, dove studiò teologia, in seguito ottenne una cattedra a Jena, dove frequentò il circolo romantico legandosi ai maggiori esponenti del Romanticismo, come: Goethe, Fichte, Schiller.

L'idealismo estetico di Schelling (attribuisce un valore particolare alla natura e arte)

Per Schelling la natura è spirito solidificato, e la spiritualità che contiene può essere colta dall'uomo attraverso l'esperienza estetica. Il principio assoluto della filosofia di Schelling non è costituito dall'Io di Fichte o dalla realtà materiale, ma dall'unione di spirito e natura, Io e non-Io, soggetto e oggetto, pensiero e mondo.
In Schelling l'accento è posto sull'identità tra natura e spirito (natura = spirito nella sua forma inconscia; spirito = natura smaterializzata).
Schelling ⇒ la natura contiene in se stessa quella tensione tra soggetto e oggetto, conscio e inconscio, mentre in Fichte quella tensione caratterizza il conflitto tra Io e non-Io Secondo Schelling infatti la filosofia segue due direzioni di ricerca complementari:
 1) La filosofia della natura che patendo dalla natura, giunge allo spirito;
 2) La filosofi dello spirito che partendo dallo spirito, giunge alla natura;




Assoluto: è il principio infinito creatore della realtà, che non si identifica con il soggetto o l'oggetto, ma costituisce la loro comune radice. Di conseguenza, questa realtà si esprime e si rivela uguale nella natura e nello spirito, nel mondo e nel pensiero.







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